giovedì 27 novembre 2014

Verso un potenziamento dell’agricoltura con il piano di sviluppo rurale

Foto di RARE - Associazione Italiana Razze Autoctone a Rischio di Estinzione
Fonte notizia:
Lo strumento per sostenere l’agricoltura calabrese nel periodo 2014- 2020 sarà il Piano di sviluppo rurale licenziato e consegnato dalla Regione Calabria all’Unione Europea. Sebbene il balletto di dichiarazioni in merito alla rimodulazione e allungamento dei tempi questo piano è pronto. Adesso si apre, anzi per qualche misura si aprirà il balletto dei bandi per le imprese agricole e zootecniche, per le associazioni di produttori e di prodotto. Un piano che mira a premiare la qualità, la tracciabilità le piccole e medie imprese agricole che costituiscono l’ossatura di parte della nostra economia regionale.
Il nostro territorio ovvero il lametino è investito in pieno dalle indicazioni che vengono dal piano di sviluppo rurale, perchè le principali colture sono tenute in debita considerazione: agrumicoltura, frutticoltura, olivicoltura, viticoltura, la zootecnia e la biodiversità agricola e zootecnica. Nelle misure specifiche viene menzionata la capra nicastrese come razza autoctona da tutelare ed
impletare, quindi oggetto di interventi specifici. Una opportunità per gli allevatori e le numerose imprese agricole presenti nel nostro territorio di pianura e di montagna. Un’occasione da non sprecare, anche perchè sarà possibile effettuare interventi di sostegno anche per le micro imprese delle zone montane.Vediamo nello specifico alcune misure per rendere più partecipi le imprese e le associazioni di comparto che possono così preparare interventi mirati, allo sviluppo e al potenziamento.Attenzione viene riservata all’implementazione dei nuovi sistemi di comunicazione al potenziamento della rete, spesso assente nelle zone rurali. Infatti oggi solo 585 le aziende che utilizzano internet. Il commercio elettronico viene praticato solo da 520 aziende per gli acquisti, mentre per la vendita solo da 348 aziende. Il Psr si preoccupa di aiutare le aziende ad andare sul mercato aggregandosi, perché secondo i dati ufficiali, solo poco più della metà produce e vende, mentre il rimanente lo fa per auto consumo.Un dato dell’importanza del settore primario in Calabria è data dal fatto che il 72% della popolazione risiede in area rurale.
Vediamo nello specifico alcune delle misure e sottomisure più specifiche con gli importi destinati per rendere più partecipi le imprese e le associazioni di comparto, che possono così preparare interventi mirati, allo sviluppo e al potenziamento.
Sempre presente l’agevolazione all’inserimento dei giovani in agricoltura e delle donne. 
La misura 3 si occupa di regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari e serve a far recuperare competitività alla produzioni anche di nicchia e alle imprese. Mira a sostenere associazioni di agricoltori che partecipano per la prima volta a regimi di qualità. La misura impegna 25.075.000 euro. 
Invece la misura 4 è rivolta a sostenere i processi di miglioramento delle prestazioni economiche ed ambientali delle imprese agricole e di quelle che operano nella trasformazione e commercializzazione.
La misura interviene all’interno dei settori strategici: olivicoltura, agrumicoltura,viticoltura, frutticoltura e zootecnia. Vengono comprese pure produzioni caratterizzate territorialmente e di nicchia. Per la misura è impegnato un importo consistente, 316.600.000. Si favorisce il ricambio generazionale e si sostiene gli investimenti aziendali presentati da nuovi imprenditori giovani e qualificati.
La misura 6 si propone di stimolare lo sviluppo delle aree rurali regionali rafforzando il tessuto economico delle attività agricole sostenendo l’entrata di nuovi giovani agricoltori per l’avviamento di nuove imprese, supporto allo sviluppo di attività extra-agricole. Il contributo per il giovane imprenditore è di 35.000 euro da erogare in due rate nell’arco di cinque anni, per verificare l’attuazione del piano aziendale.Questa misura impegnerà 45.000.000. 
La misura sette è dedicata ai servizi e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali con espansione della banda larga, delle energie rinnovabili e risparmio energetico. Con questa misura si vuole superare il digital divide nelle aree rurali. Sono beneficiari enti locali e partenariati di enti. L’importo disponibile è di 19.500.000. 
La misura otto prevede investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste, attraverso la prevenzione di quelle danneggiate da incendi, imboschimento e creazione di aree boscate. L’importo previsto è di 102.220.000 Una misura ad hoc è riservata per la costituzione di gruppi e di organizzazioni di produttori per favorire i processi di aggregazione stabile degli operatori agricoli in un contesto regionale caratterizzato dalla micro dimensione. All’agricoltura biologica e al suo incremento è riservata la misura undici con un portafoglio di 247.000.000 per l’implementazione delle pratiche bio. La misura dieci tutela gli interventi nell’apicoltura con premi per alveare e mira a salvaguardare la biodiversità con attenzione per il cedro, il bergamotto e gli olivi di Gioia Tauro.Viene anche salvaguardata ed incentiva la biodiversità animale con prami a Uba.
Attenzione pure per il benessere animale nelle varie forme di allevamento e nell’integrazione nella filiera agroalimentare. Rilancio per i programmi Leader con l’obiettivo di un sostegno integrato delle zone rurali.

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