martedì 25 novembre 2014

Embargo russo, Putin: effetti sanzionatori irreversibili, mercato russo guarderà altrove

Ad agosto si era parlato di embargo per un anno (Ti conveniva fare la zoccola dello zio Sam? Ora paga il prezzo) ma a quanto pare ora le cose sono cambiate. 

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Durissima presa di posizione del presidente russo Vladimir Putin. Per la prima volta afferma l’irreversibilità degli effetti sanzionatori, indipendentemente dalla permanenza o meno delle misure restrittive. Parla espressamente di prodotti alimentari. E promette: il mercato russo guarderà altrove.
In un contesto inedito (Forum d’azione del Fronte Popolare), a pochi giorni dal G20, Putin precisa: “I paesi che impongono sanzioni contro la Russia  hanno perso il loro sviluppo del mercato russo di prodotti alimentari”. Nelle parole del Presidente compare ancora l’affermazione: “si fanno male da soli”. Ma la precisazione che precede l’effetto boomerang
documenta  un cambio di passo nell’atteggiamento del Cremlino verso i paesi che hanno aderito ai provvedimenti restrittivi nei confronti della Federazione Russa, in primis i paesi europei.
La precisazione di Putin non lascia dubbi interpretativi  soprattutto se osservata alla luce della precisazione che ha voluto dare:  “Stiamo usando il comportamento scorretto dei nostri partner, in particolare di quei paesi che hanno imparato a frequentare  con successo il mercato russo dei prodotti agricoli”. Il permanere dei divieti, sostiene Putin, ha dato alla Russia un diritto legale di imporre misure di ritorsione proprio nel settore che negli ultimi anni ha dimostrato una buona crescita”. Il presidente Putin ha confermato di voler utilizzare le restrizioni imposte affinchè gli agricoltori russi scoprano opportunità nuove nel mercato interno e ha indirettamente confermato che gli accordi sui prodotti agricoli e alimentari intervenuti soprattutto con i paesi latino americani avranno carattere duraturo e stabile.

Tatiana Valovaya, Ministro dell’Integrazione e della Macroeconomia della Commissione economica eurasiatica apre ufficialmente le porte al Sud Africa. Parla a nome della Commissione che ha lo status di organismo sovranazionale, cioè non soggetta al controllo dei governi dei Paesi che per ora la compongono ( Russia, Kazakistan, Bielorussia e Armenia); le sue decisioni sono invece vincolanti

E’ stata ufficialmente comunicata la volontà di realizzare  una organica presentazione in Sud Africa delle caratteristiche del mercato eurasiatico, al fine di mostrare agli imprenditori locali  i vantaggi del commercio con l’area eurasiatica. Lo ha detto il ministro Tatiana Volovaya al termine dei primi incontri ufficiali aggiungendo che presto “saremo in grado di approfondire le prospettive su settori specifici,” – ha detto.

L’annuncio della Volovaya segue di poche ore la presa di posizione di Vladimir Putin nella quale si annuncia che i paesi che hanno preso parte alle misure sanzionatorie nei confronti della Federazione Russa resteranno esclusi anche in futuro da quei mercati. Putin ha parlato esplicitamente di prodotti agricoli e alimentari. L’annunciata cooperazione economica con il Sud Africa riguarda in particolar modo i prodotti alimentari e agricoli. Secondo il ministro Volovaya, anche senza le sanzioni occidentali contro la Russia i paesi della CEEA avrebbero iniziato a diversificare le fonti di importazione. Tuttavia nel corso del Forum eurasiatico di Verona ( 23 ottobre) la stessa Volovaia non solo non aveva ventilato tale possibilità ma si era espressa augurandosi una imminente ricomposizione delle recenti fratture al fine di riprendere la fruttuosa via della collaborazione economica e commerciale. Ora la svolta: “Tutti dicono che siamo troppo dipendenti dall’Europa”. La geografia commerciale dell’Eurasia si apre quindi al Sud Africa soprattutto per prodotti “popolari”, ben presenti nella dieta russa: pesce, frutti di mare, verdure, frutta.

Il  Sud Africa ha un grande potenziale e per raggiungere il mercato eurasiatico rimane solo da regolamentare le procedure sudafricane di adeguamento agli standard fitosanitari della CEEA. I tavoli tecnici che sono stati istituiti a seguito dei primi  incontri. Sono essenzialmente finalizzati alla immediata operatività degli accordi. Nel recente passato proprio la disattenzione a tale questione aveva determinato un rallentamento (con conseguenti danni) delle relazioni commerciali. Il ministro lo ha riconosciuto ed ha ammesso che quanto stabilito dalla Commissione in materia di etichettatura dei prodotti agricoli ha causato danni ai fornitori dal Sud Africa come nel caso degli agrumi che dal 1 ottobre scorso dovevano essere appositament etichettati per ciascuna cassetta anziché per pallet. Il ministro ha perciò assicurato che il mercato della Russia, Kazakistan e Bielorussia è pronto a ri-prendere gli agrumi dal Sud Africa e che intende rifiutare tali prodotti dall’Unione europea.

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