giovedì 20 novembre 2014

Filiera corta nell'allevamento, oltre 100 le aziende aderenti

Sostenibilità, qualità della produzione, impostazione di un sistema di promozione moderno e condiviso: dalle radici culturali, al prodotto, al territorio.

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Fermo - Sono salite a più di cento le aziende coinvolte nella progettazione di una nuova “Filiera Corta locale” dei prodotti dell'allevamento marchigiano. Una rete che copre tutto il territorio regionale, pronta a promuovere e offrire al pubblico le proprie eccellenze insieme a quelle degli altri associati facendo rete e ampliando le opportunità di mercato.
Questo il quadro emerso dall’incontro di Porto San Giorgio (Fm) che ieri, 18 novembre, ha concluso la serie di sei confronti tra allevatori, imprenditori agricoli, rappresentanti dell’Aram – Associazione Regionale Allevatori Marche - e ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali (D3A) dell'Università Politecnica delle Marche in vista di un prossimo incontro in Regione per presentare il
pacchetto di proposte accordato nella partecipata assemblea.
Un pacchetto di proposte per la Filiera che, come sostenuto dai ricercatori dell’Università Politecnica presenti in sala Marco Toderi e Paride D’Ottavio, parte da “un approccio partecipativo dal basso con un’articolazione misurata sulle esigenze degli imprenditori in termini di sostenibilità e qualità della produzione e con impostazione di un sistema di promozione moderno e condiviso: dalle radici culturali, al prodotto, al territorio”.
Secondo Fabio Lupi e Daniele Caimmi, coordinatori del’Ara Marche, l’iniziativa parte anche da un continuo confronto con gli allevatori che “ci permette di conoscere bene – sostiene Lupi - le necessità degli imprenditori e di rispondere alle loro istanze anche dal punto di vista tecnico e burocratico per valorizzare, anche attraverso progetti come questo, i prodotti locali e il loro lavoro”.
Tra le parole chiave emerse nell’incontro, qualità, informazione, formazione e promozione per una comunicazione rivolta ad intercettare turismo europeo grazie anche al network, ai social e a una speciale app per segnalare a turisti stranieri e italiani le opportunità legate alla Filiera.
Si riparlerà di tutto a dicembre con un incontro dedicato organizzato presso la Regione Marche.

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