mercoledì 5 novembre 2014

Cia Fvg sul piede di guerra

Allevatori pronti a raccogliere le firme e a chiedere i danni per la direttiva regionale sui nitrati 

Fonte notizia:

Gli allevatori del Friuli Venezia Giulia aderenti alla Cia hanno avviato una raccolta di firme per chiedere la cancellazione della delimitazione della zona vulnerabile da nitrati di origine zootecnica richiesta dalla cosiddetta "Direttiva nitrati" relativa alla protezione delle acque superficiali e sotterranee dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. "Nel corso del 2008, la Regione - spiega il direttore della Cia Fvg, Ennio Benedetti -; ha identificato l’intera Provincia di Udine come zona vulnerabile da nitrati (ZVN). Senza alcuna documentazione che desse fondamento a quella sciagurata decisione,
l’area venne delimitata perché, si sostenne, che era il bacino scolante della laguna di Grado e Marano, ed essendo la stessa laguna “inquinata” bisognava delimitarla. Successivamente la Regione (con l'assessorato all’ambiente e all'agricoltura) affidò all’istituto austriaco Joanneum di Graz uno studio per verificare se la zootecnia fosse responsabile del degrado ambientale. Lo studio non è stato in grado di dimostrare che la colpa fosse da attribuire alle stalle. Ciò nonostante, gli allevatori furono messi in riga con un'impressionante mole di norme e adempimenti che resero loro quasi impossibile svolgere l’attività, già di per sé così poco remunerativa".
Gli allevatori, fa sapere Benedetti, hanno appreso con soddisfazione (dai media), dopo aver letto le ultime notizie sul presunto inquinamento, quanto questo fosse probabilmente ‘ingigantito’ per ottenere e dilapidare finanziamenti dal Governo di Roma per la bonifica del sito e, anche per questa ragione, hanno avviato una raccolta di firme per chiedere la revoca della delimitazione della zona vulnerabile da nitrati di origine zootecnica. Inoltre, hanno deciso di presentare anche il conto dei danni subiti nel passato e, anche, di quelli che patiranno in futuro.
"Come se non bastasse - prosegue Bendetti - dal 1° novembre è scattato il divieto di smaltimento dei reflui zootecnici previsto, appunto, dalle norme delle ZVN. E’ una restrizione che, anche a causa del prolungamento delle piogge, sta creando non pochi problemi per lo svuotamento delle vasche". Gli allevatori della Cia Fvg hanno sottolineato che i reflui zootecnici si distribuiscono nel periodo autunno - invernale, ma "pare che i burocrati e i nostri legislatori la pensino in maniera opposta forse perché non sanno neppure quando si seminano le colture". E anche se l’inverno si prevede molto freddo “meteorologicamente”, ha annunciato la Cia Fvg, sarà una stagione molto calda sul fronte degli allevatori, che si sono detti decisi, questa volta, a portare i reflui anche davanti agli uffici competenti.

 

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