Le indagini avviate 6 mesi fa. Un trentenne vizzinese e un sessantenne catanese
facevano sconfinare le proprie mandrie a Monterosso Almo su terreni privati, comunali e del demanio forestale.
Fonte notizia:
Un trentenne di Vizzini, proprietario di un'azienda a Licodia Eubea, è stato denunciato
dai carabinieri della stazione di Monterosso Almo per pascolo abusivo. Con la stessa
accusa è stato deferito all'autorità giudiziaria un catanese sessantenne che gestisce
un allevamento a Monterosso.
Gli uomini dell'Arma avevano avviato le indagini 6 mesi fa, dopo alle lamentele
di quattro agricoltori monterossani (titolari di fondi nelle contrade Canalazzi,
Montagna, Fasano e Pantano) nei cui terreni, oltre che in quelli del Comune e del
demanio forestale, i bovini dei due denunciati avevano ripetutamente sconfinato.
Per le operazioni di individuazione del bestiame i carabinieri, per non avvicinarsi
troppo agli animali, hanno impiegato fotocamere con teleobiettivo per identificare
i marchi auricolari. Alle indagini hanno partecipato il Nas dei carabinieri e i
funzionari del servizio veterinario dell'Asp 7 di Ragusa.
Agli indagati sono state contestate violazioni amministrative per migliaia di euro
per abbandono di animali in strada e per irregolarità sui registri di stalla. I
due allevatori erano già noti alle forze dell'ordine: il vizzinese era stato
denunciato in passato per truffa all'Unione europea nell'ambito dell'agricoltura,
mentre il catanese era stato destinatario di diversi sequestri di bovini.
A quanto pare, però, l'intervento dei carabinieri non è servito a porre un freno
agli sconfinamenti, tanto che gli stessi militari continuano a monitorare le
campagne monterossane e a sottoporre all'autorità giudiziaria le violazioni di
legge rilevate.