domenica 14 settembre 2014

Chiesto un osservatorio regionale lattiero-caseario


Fonte notizia:
Convocato dal responsabile locale Enzo Covato si è riunito a Ragusa il Comitato  Territoriale Ibleo del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Siciliano. Presente il presidente regionale Enzo Cavallo che ha riferito sull'attività distrettuale nell'isola. Diversi i punti affrontati con l'obbiettivo non solo di analizzare gli effetti patiti dalle imprese del settore per la crisi in atto ma soprattutto per la concretizzazione di irrinunciabili traguardi per dare prospettive più incoraggianti alla filiera. Nel rilevare la distanza ed il distacco della Regione nei confronti delle imprese soprattutto zootecniche: testimoniati dalla mancanza di interventi specifici e di qualsivoglia forma di organizzazione futura, dalla inadeguatezza dei controlli sulle produzioni importate e sulla corretta e decifrabile etichettatura e sulla indicazione dell'origine non quanto del prodotto finito ma delle materie prime utilizzate, dalla mancata applicazione ed attuazione  della legge sul Born in Sicily, dalla mancata attuazione dei Patti di Filiera, dalla incapacità di pilotare la determinazione di un prezzo regionale del latte a garanzia dei produttori, dalla inesistenza di un ufficio regionale attrezzato e capace di sintetizzare ed esprimere tutti i dati riguardanti le produzioni di latte, di latticini e di formaggi dell'isola e le importazioni di latte, cagliate, semilavorati e formaggi  provenienti da altre regioni e da altri paesi
Per questo il Distretto, pronto a realizzarlo anche direttamente, chiederà all'Assessore Regionale all'Agricoltura la creazione di un Osservatorio Regionale Lattiero Caseario per
il censimento e la registrazione della consistenza produttiva siciliana e per orientare ogni controllo che si renderà necessario per garantire i produttori ed i consumatori siciliani. Allo stesso Assessore si chiederà la organizzazione di un ufficio regionale di riferimento per il settore e per la filiera che possa orientare e  favorire la promozione, anche attraverso il rilancio delle dop e la valorizzazione del Marchio QSS (Qualità Sicilia Sicura) e la commercializzazione dei prodotti Lattiero caseari ottenuti esclusivamente con latte siciliano.
Le scelte di Comitato sono scaturite dalla grande preoccupazione legata alla liberalizzazione del mercato del latte a partire dal prossimo primo aprile in conseguenza della cessazione del regime delle quote, evento per il quale altre regioni  ed altri paesi, a differenza della Sicilia, si sono già organizzate da tempo.
Il Distretto, come si sa, e' da tempo impegnato nella difesa delle produzioni siciliane e dopo aver creato il coordinamento dei consorzi di tutela dei formaggi siciliani dop (ragusano, pecorino siciliano, vastedda e piacentino ennese), nei prossimi giorni incontrerà le Organizzazioni dei Consumatori per lo svolgimento di azioni comuni mirate a sensibilizzare i cittadini (anche attraverso il coinvolgimento delle scuole) per valorizzare il consumo di prodotti locali marchiati, correttamente etichettati, tracciati e garantiti. Altra azione viene avviata per favorire il consumo del latte fresco ed il suo utilizzo nei bar e per la produzione dei gelati artigianali.
Il Comitato, nel registrare le difficoltà vissute dagli allevatori, continua a svolgere il proprio ruolo per far si che i produttori possano trovare le risposte alle loro esigenze sui mercati attraverso la valorizzazione delle produzioni locali di qualità da sottrarre alla concorrenza sleale delle produzioni importate per il cui contrasto viene ritenuto essenziale e vitale il ruolo delle Istituzione che hanno bisogno di essere supportate da quella volontà politica che oggi come oggi purtroppo stenta a manifestarsi in termini utilmente concreti.

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