giovedì 25 settembre 2014

Pascolo abusivo, i carabinieri denunciano 2 allevatori. Irregolarità anche nei registri di stalla, multe "salate"

Le indagini avviate 6 mesi fa. Un trentenne vizzinese e un sessantenne catanese facevano sconfinare le proprie mandrie a Monterosso Almo su terreni privati, comunali e del demanio forestale.
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Un trentenne di Vizzini, proprietario di un'azienda a Licodia Eubea, è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Monterosso Almo per pascolo abusivo. Con la stessa accusa è stato deferito all'autorità giudiziaria un catanese sessantenne che gestisce un allevamento a Monterosso.
Gli uomini dell'Arma avevano avviato le indagini 6 mesi fa, dopo alle lamentele di quattro agricoltori monterossani (titolari di fondi nelle contrade Canalazzi, Montagna, Fasano e Pantano) nei cui terreni, oltre che in quelli del Comune e del demanio forestale, i bovini dei due denunciati avevano ripetutamente sconfinato. 
 Per le operazioni di individuazione del bestiame i carabinieri, per non avvicinarsi troppo agli animali, hanno impiegato fotocamere con teleobiettivo per identificare i marchi auricolari. Alle indagini hanno partecipato il Nas dei carabinieri e i funzionari del servizio veterinario dell'Asp 7 di Ragusa. Agli indagati sono state contestate violazioni amministrative per migliaia di euro per abbandono di animali in strada e per irregolarità sui registri di stalla. I due allevatori erano già noti alle forze dell'ordine: il vizzinese era stato denunciato in passato per truffa all'Unione europea nell'ambito dell'agricoltura, mentre il catanese era stato destinatario di diversi sequestri di bovini. 
A quanto pare, però, l'intervento dei carabinieri non è servito a porre un freno agli sconfinamenti, tanto che gli stessi militari continuano a monitorare le campagne monterossane e a sottoporre all'autorità giudiziaria le violazioni di legge rilevate. 

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