Leggi complicate e obblighi da rispettare: Usl, Arpav e Provincia scendono in campo per aiutare le aziende zootecniche.
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FELTRE. Molti allevatori non sono a conoscenza di una serie di
adempimenti, dal volume delle vasche di stoccaggio al più classico dei
casi: quello del documento di trasporto che deve accompagnare la botte
che col liquame va sul terreno. Tutte queste cose tutto sommato semplici
per chi ha in mano la normativa, ma estremamente difficili per
l'allevatore, hanno portato l'Usl (per quanto riguarda il settore della
prevenzione e della veterinaria), l'Arpav (per la protezione
dell'ambiente) e la Provincia (che ha competenza nel settore dei
rifiuti) a realizzare un libretto rivolto alle aziende zootecniche per
la gestione delle deiezioni zootecniche e gli adempimenti ambientali.
Ne è uscito un opuscolo che può restare sul trattore, a portata di mano
dell'allevatore che sa di dover mantenere per esempio delle distanze
per lo spargimento. È nato un vademecum per evitare di incappare in
sanzioni sempre spiacevoli e diffide a riconformare l'attività alla
normativa.
I numeri li dà il direttore del dipartimento di
prevenzione Luigi Cazzola: sul territorio ci sono quasi 400 allevamenti
di bovini con 14 mila capi (di cui 8 mila a destinazione lattiero
casearia) e 325 allevamenti ovicaprini con 7 mila 500 capi, a cui si
aggiunge un grosso allevamento di suini con 10-12 mila capi.
L'Usl
2 ha la maggior concentrazione del patrimonio zootecnico della
provincia e l'opuscolo «viene incontro alla necessità di informare su un
tema di rilievo per una componente importante per l'economia della
vallata, diventando un punto di riferimento per le aziende agricole e
zootecniche», spiega il direttore generale dell'Usl 2 Adriano Rasi
Caldogno. Il tema è complesso, le varie direttive europee che si sono
susseguite hanno reso più strette le maglie e anche attività che un
tempo erano tradizionali e in qualche modo non normate, adesso rientrano
a pieno titolo all'interno di un quadro legislativo preciso e severo
per le conseguenze di un'eventuale cattiva gestione. Da qui l'esigenza
di dare un indicazione esauriente e semplice rispetto agli adempimenti
da svolgere: «L'aspetto degli allevamenti zootecnici e la loro gestione
ha messo in luce alcune criticità», aggiunge Rodolfo Bassan dell'Arpav.
«Allora la volontà è di prevenire. Molto spesso qui le aziende sono
individuali o da dopolavoristi e a fronte di queste realtà ci sono
difficoltà a rimanere al passo con la normativa, che è sempre più
incalzante».
L'opuscolo, aggiunge il responsabile Servizi igiene
allevamenti e produzioni zootecniche dell'Usl 2 Marcello Malacarne, ha
«l'obiettivo di evidenziare in modo semplice ma efficace gli aspetti da
seguire». Sull'importanza della corretta gestione del mondo agricolo per
la tutela ambientale mette l'accento Paolo Centeleghe del settore
ambiente e territorio della Provincia: «Non c'è gestione del territorio
senza gestione corretta dell'agricoltura». Il libretto sarà consultabile
in via informatica sui siti istituzionali e distribuito su carta
tramite i caseifici, gli uffici dell'Usl 2, della Provincia, dell'Arpav e
delle associazioni di categoria.
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