sabato 20 settembre 2014

Liquami, arriva il manuale per allevatori

Leggi complicate e obblighi da rispettare: Usl, Arpav e Provincia scendono in campo per aiutare le aziende zootecniche.
Fonte notizia:
FELTRE. Molti allevatori non sono a conoscenza di una serie di adempimenti, dal volume delle vasche di stoccaggio al più classico dei casi: quello del documento di trasporto che deve accompagnare la botte che col liquame va sul terreno. Tutte queste cose tutto sommato semplici per chi ha in mano la normativa, ma estremamente difficili per l'allevatore, hanno portato l'Usl (per quanto riguarda il settore della prevenzione e della veterinaria), l'Arpav (per la protezione dell'ambiente) e la Provincia (che ha competenza nel settore dei rifiuti) a realizzare un libretto rivolto alle aziende zootecniche per la gestione delle deiezioni zootecniche e gli adempimenti ambientali.
Ne è uscito un opuscolo che può restare sul trattore, a portata di mano dell'allevatore che sa di dover mantenere per esempio delle distanze per lo spargimento. È nato un vademecum per evitare di incappare in
sanzioni sempre spiacevoli e diffide a riconformare l'attività alla normativa.
I numeri li dà il direttore del dipartimento di prevenzione Luigi Cazzola: sul territorio ci sono quasi 400 allevamenti di bovini con 14 mila capi (di cui 8 mila a destinazione lattiero casearia) e 325 allevamenti ovicaprini con 7 mila 500 capi, a cui si aggiunge un grosso allevamento di suini con 10-12 mila capi.
L'Usl 2 ha la maggior concentrazione del patrimonio zootecnico della provincia e l'opuscolo «viene incontro alla necessità di informare su un tema di rilievo per una componente importante per l'economia della vallata, diventando un punto di riferimento per le aziende agricole e zootecniche», spiega il direttore generale dell'Usl 2 Adriano Rasi Caldogno. Il tema è complesso, le varie direttive europee che si sono susseguite hanno reso più strette le maglie e anche attività che un tempo erano tradizionali e in qualche modo non normate, adesso rientrano a pieno titolo all'interno di un quadro legislativo preciso e severo per le conseguenze di un'eventuale cattiva gestione. Da qui l'esigenza di dare un indicazione esauriente e semplice rispetto agli adempimenti da svolgere: «L'aspetto degli allevamenti zootecnici e la loro gestione ha messo in luce alcune criticità», aggiunge Rodolfo Bassan dell'Arpav. «Allora la volontà è di prevenire. Molto spesso qui le aziende sono individuali o da dopolavoristi e a fronte di queste realtà ci sono difficoltà a rimanere al passo con la normativa, che è sempre più incalzante».
L'opuscolo, aggiunge il responsabile Servizi igiene allevamenti e produzioni zootecniche dell'Usl 2 Marcello Malacarne, ha «l'obiettivo di evidenziare in modo semplice ma efficace gli aspetti da seguire». Sull'importanza della corretta gestione del mondo agricolo per la tutela ambientale mette l'accento Paolo Centeleghe del settore ambiente e territorio della Provincia: «Non c'è gestione del territorio senza gestione corretta dell'agricoltura». Il libretto sarà consultabile in via informatica sui siti istituzionali e distribuito su carta tramite i caseifici, gli uffici dell'Usl 2, della Provincia, dell'Arpav e delle associazioni di categoria.

Nessun commento:

Posta un commento