Fonte notizia: ALTO ADIGE - Quotidiano locale
VALLES. In migliaia hanno accolto l’invito a partecipare alla festa
del latte sulla malga di Fane a Valles, Rio Pusteria. E a dispetto del tempo
instabile, così tipico per quest’estate, la festa è stata un successo su tutta
la linea e un’occasione per dare uno sguardo dietro le quinte dell’affascinante
mondo della produzione lattiero casearia. Anche questa volta i protagonisti
sono state le aziende agricole: infatti è solo grazie ai contadini e al loro
impegno se ogni giorno abbiamo a disposizione il latte, preziosa risorsa e
materia prima da cui nascono tanti prodotti lattiero caseari di eccellente
qualità. Pur dando ampio spazio ai piaceri e al divertimento, la festa è stata
l’occasione per vedere quello che sta dietro il mondo del latte. Il presidente
della Federazione Latterie Alto Adige Joachim Reinalter ha posto l’accento sul
significato del settore lattiero-caseario per la nostra realtà locale. “Circa
5000 produttori di latte riforniscono
le latterie dell’Alto Adige che a loro
volta danno lavoro a 900 addetti. Occupandosi della cura del paesaggio
culturale, il settore lattiero caseario è uno dei cardini dell’agricoltura di
montagna. Consumare prodotti lattiero caseari dell’Alto Adige significa
sostenere un’economia sana nelle zone rurali” ha spiegato Reinalter.
L’assessore provinciale Arnold Schuler ha ribadito la sua gioia e la
sua soddisfazione nel constatare che a questo bene culturale viene dedicata una
festa. “La festa del latte è una bella occasione per porre in risalto il latte
e la sua importanza a livello locale in ogni sfaccettatura in uno scenario da
sogno”. Il latte non è solo un alimento quotidiano, ma ha per noi un valore ben
più grande perché è l’emblema della cultura contadina, quella che tanto
apprezzano anche i turisti che arrivano nella nostra terra. Che ne sarebbe
dell’Alto Adige senza l’agricoltura di montagna, senza i masi, i pascoli e le
malghe?”. L’agricoltura di montagna dell’Alto Adige ha un valore
importantissimo: è variegata e ha capacità di adattamento. “Con la festa del
latte il settore lattiero caseario si presenta in maniera tangibile aumentando
la fiducia dei consumatori nei prodotti di origine locale, quelli che quasi al
100% vengono realizzati e commercializzati dalle cooperative” ha spiegato Paul
Gasser, direttore generale della Federazione cooperative Raiffeisen che da
sempre sostiene l’organizzazione dell’evento. Katrin Oberleitner, vice-sindaca
di Rio Pusteria e Franz Stolz, presidente dall’associazione turistica
Gitschberg Jochtal, hanno sottolineato l’importanza della manifestazione per il
turismo e l’area vacanze. Il folto pubblico ha assistito alla produzione del
burro, del formaggio e della mozzarella. I bambini si sono divertiti giocando e
ascoltando le fiabe, i più sportivi cimentandosi con spirito di corpo e di
competizione nelle olimpiadi del latte. I visitatori hanno partecipato a una
corsa intervallata da stazioni di sosta che invitavano a simulare la
quotidianità dei produttori di latte. Molto battuto anche il sentiero del latte
che conduce alla malga di Fane reso ancora più accattivante da nuovi punti di
sosta interattivi. Nella celebrazione religiosa all’aperto, padre Florian
Kerschbaumer ha ringraziato per il raccolto ricordando ai presenti che non si
tratta di cosa ovvia. La festa è stata allietata dell’esibizione di numerosi
gruppi musicali e danzanti dell’Alto Adige. Non sono mancate le gioie del
palato con una vasta gamma di proposte della tradizione gastronomica locale,
frullati e originali ricette a base di yogurt. L’appuntamento con la festa del
latte si rinnova fra due anni, sempre sulla malga di Fane a fine agosto.
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