sabato 20 settembre 2014

Dipendenti pubblici gestivano un’azienda in orario di lavoro

 Fonte notizia:
SIENA. Due fratelli, entrambi dipendenti di un ente pubblico, gestivano le attività di un'azienda zootecnica della Valdichiana, intestata alla moglie di uno dei due, durante l'orario di lavoro e ricorrendo all'utilizzo di telefono e veicolo di servizio. E’quanto hanno scoperto e poi accertato i Forestali del Comando Stazione di Montepulciano durante lo svolgimento di controlli ordinari nel settore agroalimentare nel senese.
Secondo fonti vicine agli inquirenti, i due fratelli sarebbero dipendenti della Provincia di Siena. I due avrebbero un incarico come manutentori di strada per conto dell'ente pubblico e nessun provvedimento lavorativo nei loro confronti sarebbe stato preso per adesso dalla Provincia. All'interno dell'azienda zootecnica dove i due dipendenti pubblici in realtà gestivano le attività ci sarebbe anche una
bottega di rivendita di prodotti agroalimentari.
Le indagini erano scattate lo scorso marzo, quando in un'azienda zootecnica specializzata nell'allevamento di bovini e suini, destinati anche alla macellazione, era stato trovato un dipendente pubblico, intento a gestire gli animali pur dichiarandosi assente dal lavoro per malattia.
Alla richiesta degli agenti di consultare i registri di stalla e la documentazione di trasporto degli animali, l'uomo aveva fatto presente come le questioni amministrative fossero seguite dal fratello, anch'egli dipendente dello stesso ente pubblico; i Forestali avevano quindi contattato anche quest'ultimo che, nonostante si trovasse a lavoro, in poco tempo aveva raggiunto la sede aziendale alla guida di un veicolo recante i segni distintivi dell'ente. Infine, sul biglietto da visita della società consegnato ai Forestali erano riportati contatti di telefonia mobile, corrispondenti all'ente di appartenenza.
L'ulteriore attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Siena e consistente nell'acquisizione di documenti riguardanti gli orari di lavoro, gli spostamenti con l'auto di servizio, il traffico nelle schede telefoniche riconducibili all'ente, ha permesso di ricostruire nel tempo tutta una serie di attività legate alla conduzione dell'azienda zootecnica e svolte dai due fratelli durante l'orario di lavoro.
In particolare, dai riscontri incrociati effettuati sulla documentazione di trasporto dei bovini e suini, è emerso che uno dei due uomini, nonostante figurasse regolarmente a lavoro per conto dell'ente pubblico, aveva effettuato il trasporto di capi di bestiame in alcuni mattatoi della zona, utilizzando spesso l'utenza telefonica dell'ente per chiamate personali.
Anche il fratello, pur essendo assente dal servizio per malattia, aveva effettuato il trasporto documentato di animali nei mattatoi, malgrado fosse privo della necessaria abilitazione, utilizzando falsamente il nominativo del fratello che invece ne era munito.
I due fratelli sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per presunto peculato, falso ideologico e danno erariale nei confronti dell'ente di appartenenza, in quanto è emerso in maniera inequivocabile come gestissero in maniera continuativa l'azienda zootecnica a scapito della loro attività lavorativa primaria come dipendenti pubblici.
Ora rischiano la condanna e la perdita del posto di lavoro.

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