sabato 27 settembre 2014

CAMERA, INTERROGAZIONE PD SU ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI SICILIA


Fonte notizia:
Interrogazione a risposta in commissione 5-03656 presentata da Francesco RIBAUDO del Pd

Giovedì 25 settembre 2014, seduta n. 298 al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.

Per sapere – premesso che:
l’Associazione Regionale Allevatori della Sicilia (A.R.A.S.) opera da 50 anni, su delega dello Stato e della Regione Siciliana, ed attua la selezione del bestiame e l’assistenza agronomica-veterinaria in oltre cinquemila aziende zootecniche, interessando oltre il 70 per cento degli allevamenti siciliani;
l’Associazione regionale allevatori della Sicilia, alle cui    dipendenze operano, a tempo indeterminato, circa 146 lavoratori (tecnici, agronomi, veterinari, agrotecnici, periti agrari ed amministrativi) nonché un elevato numero di tecnici in convenzione libero-professionale (oltre il 30 per cento);
da alcuni anni la struttura dell’ARAS, ha avuto un collasso organizzativo, finanziario ed amministrativo, tanto da determinare dal 28 dicembre 2009 la nomina di un Commissario da parte dell’Associazione italiana allevatori (A.I.A.), con conseguente destituzione del presidente, della giunta e del consiglio direttivo;
dal 6 gennaio 2010 la gestione dell’ARAS è stata affidata ad un

commissario e a tutt’oggi non registra alcun miglioramento sotto il profilo gestionale e finanziario;
da ben quattro anni l’ARAS, ente morale di assistenza tecnica agli allevatori per il miglioramento della zootecnia isolana, è commissariata dall’AIA, dentro cui la Coldiretti ha piena influenza nelle scelte politiche e organizzative;
molti dubbi lascia la  vicenda del mancato rinnovo delle cariche sociali a seguito dell’invalidazione dell’assemblea (svoltasi a Enna) degli allevatori, per l’assenza ai lavori del commissario dell’AIA, ex commissario dell’ARAS Massimo Sessa;
nel corso    della gestione commissariale si è ulteriormente aggravato il deficit di bilancio dell’associazione regionale allevatori della Sicilia si è ulteriormente aggravato anche in relazione ai tanti decreti ingiuntivi di operatori e fornitori;
la situazione finanziaria dell’ente ha portato i lavoratori ad    un contratto di solidarietà con una riduzione notevole dei salari, a fronte di compensi pieni che ancora oggi vengono percepiti da commissari e direttori;
la mancata erogazione degli emolumenti ai lavoratori tutti del ruolo    pubblico dell’ARAS, ormai da diversi mesi, ha costretto a quanto consta all’interrogante i tecnici ad anticipare mensilmente di tasca propria, pur senza percepire emolumenti, le spese di trasporto, automezzi e carburante per potere effettuare le periodiche visite mensili nelle aziende zootecniche;
lo stato permanente di crisi organizzativa, funzionale e finanziaria dell’Associazione regionale allevatori della Sicilia può recare danno agli allevatori in assistenza tecnica a seguito della sospensione o dello scadimento dei servizi già svolti dai lavoratori dal predetto «ruolo pubblico», potrebbero venire meno i vantaggi economici-produttivi acquisiti ed il raccordo con la migliore zootecnia e potrebbero inoltre essere disperse le professionalità dei tecnici adibiti per l’assistenza a dette aziende;
occorre tempestivamente e responsabilmente ridare nuova e corretta rotta organizzativa ai servizi delegati rivolti al comparto zootecnico siciliano e rimediare alle gravissime mancanze e danno verso gli allevatori siciliani e al personale tecnico addetto a tale attività

quali iniziative, il Ministro interrogato, con l’urgenza del caso, intenda intraprendere per il rilancio dei servizi destinato agli allevatori di Sicilia e per la salvaguardia dei lavoratori tutti dell’Associazione regionale e nazionali allevatori, nonché per assicurarne la regolare funzionalità. (5-03656)

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